La stoltezza, l’errore, il peccato, l’avarizia occupano gli spiriti tormentando i corpi e noi alimentiamo gli amabili rimorsi, come i mendicanti nutrono i loro insetti.

Caparbi i peccati, fiacchi i pentimenti; ci pagano lautamente le nostre confessioni, e sul sentiero di fango ritorniamo lieti, credendo che vili lacrime lavino ogni colpa.

Sul guanciale del male Satana Trimegisto culla a lungo lo spirito incantato, e il ricco metallo della nostra volontà è svaporato da quel sapiente chimico.

Tiene il Diavolo i fili che ci muovono! Scopriamo un fascino nelle cose ripugnanti; ogni giorno d’un passo, nel fetore delle tenebre, scendiamo verso l’Inferno, senza orrore.

Come un misero vizioso che bacia e morde il martoriato seno d’una vecchia puttana, noi rubiamo in fretta un piacere furti...

sep 27 2011 ∞
sep 27 2011 +