Siamo andati nella sua camera d'hotel, ci siamo stesi sul letto. Mi aveva già baciata tante volte prima, mordendomi l'orecchio e il collo, sulla panchina e seduti sull'erba al parco. Ma in camera mi ha fatta sdraiare e ha iniziato a leccarmi e a succhiarmi i capezzoli mentre era sopra di me e sentivo il peso del suo corpo sul mio e il suo profumo di limone. E poi messa a pancia sotto mi ha accarezzato e leccato la schiena mentre mi mordeva il collo e i lobi. Non riuscivo a trattenermi dal gemere di piacere, stavo così bene. Avrei potuto addormentarmi se non fossi stata così eccitata. E avrei voluto tantissimo che mi penetrasse, ma non aveva nessuna protezione. E non se la sentiva di andare in farmacia, ma la sua scelta io l'ho apprezzata, è stato bello allo stesso modo. Mi sento strana a scrivere queste cose, ma cosa c'è di male? Gli esseri umani possono trascorrere il proprio tempo anche in questo modo e non è sbagliato desiderare di vivere certe esperienze. Ho sempre pensato che non facessero per me, ma forse, forse, in realtà non è così. Avevo solo paura e non lo ammettevo a me stessa. La realtà è che desidero il contatto umano, avrei voluto tenerlo stretto a me e accarezzarlo per tutta la notte. E volevo sentirlo gemere come avevo fatto io, quindi gli ho chiesto di provare a masturbarlo. Non avevo idea di ciò che dovevo fare, avevo paura di fargli male perché mi aveva avvisata che soffre di fimosi al pene. Ho provato a fare come mi diceva lui, ma ero tutta scomoda e storta nel letto. Alla fine mi sono abbassata e glielo preso in bocca. I suoi respiri profondi mi facevano impazzire. Poi si è alzato e io seduta sul bordo del letto ho continuato per un po', ma forse capiva che fossi a disagio perché non sono riuscita a portarlo fino in cima. Un po' mi è dispiaciuto, ma è uguale. Era la mia prima volta, potrò fare di meglio in futuro.