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Giulia, 19enne, ferrarese.
Pignola, orgogliosa, schietta.
Sensibile, romantica, introversa.
Lettura, musica (Paramore), cinema, lingue straniere, pizza, gelato alla zucca, Harry Potter, cheesecake, peluches.

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  • La mia mamma: è dolcissima, non mi sgrida mai se può evitarlo e pensa sempre a me. Insieme ridiamo, scherziamo, guardiamo le telenovele all'ora di pranzo per farci quattro risate.

É stata lei a trasmettermi la passione per le lingue straniere, infatti quando ero piccina mi parlava continuamente in inglese e tedesco, insegnandomi tantissime parole che io adoravo ripetere assieme a lei. Non smetterò mai di ringraziarla per questo.

  • La mia nonna paterna. Sono praticamente cresciuta con lei: abitava nell'appartamento sotto il nostro assieme al nonno, e ho passato là tutta la mia infanzia. Mi preparava sempre deliziosi manicaretti, mi coccolava, e al venerdì sera guardavamo Rex insieme.Ricordo che mi diceva sempre: "Se i tuoi genitori ti sgridano, tu vieni qui da me, che non ti rimprovererò mai".

Quando è morta avevo 13 anni, è stato un duro colpo ovviamente. É per questo che vorrei tatuarmi l'iniziale del suo nome, una F, perchè rimanga sempre impressa su di me.

  • Il mio ragazzo, Mirco.

Ci siamo conosciuti ad un saggio musicale: io suonavo la chitarra e cantavo e avevo 15 anni, lui suonava il basso e di anni ne aveva 16. Dopo un lungo "corteggiamento" (siamo entrambi timidi e non facevamo il primo passo), ci siamo finalmente messi assieme. Questi due anni passati insieme sono stati i più belli della mia vita; lui è fantastico e non lo cambierei per nulla al mondo. Mi sta dando tantissimo, forse più di quanto io meriti.

  • La mia prof di arte delle medie. É stato grazie a lei che ho cominciato a coltivare il mio "talento": lei mi spronava a fare sempre meglio, mi faceva dipingere cose sempre più difficili e ha avuto sempre fiducia in me.

Ma il ricordo più bello che conservo è quello dell'esame di 3° media: per il percorso d'esame dovevo preparare un mio disegno e spiegarlo alla commissione. Allora portai un mio "dipinto" a tempera che ritraeva un angelo che suona il mandolino. Inoltre, dovevo scegliere un quadro famoso e spiegare anche quello ai prof: scelsi "L'angelo ferito" di Hugo Simberg. Quando ebbi finito con le varie spiegazioni, lei mi guardò e mi disse: "Lo sai perchè scegli sempre soggetti alati come angeli e farfalle? Perchè sei pura come loro". Ecco spiegato il mio 2° progetto-tatuaggio: la farfalla che vorrei fare sulla nuca si riferisce a questo.

  • Il mio professore di religione: non è semplicemente un prof, è un maestro di vita.

Questo è l'ultimo anno che lo vedrò purtroppo, ma resterà sempre nel mio cuore. Lui mi ha insegnato che i sentimenti vanno sempre ascoltati e mi ha aperto gli occhi sul mondo, oltre ad averci mostrato film stupendi, come Qualcuno volò sul nido del cuculo , o anche Man on fire .

sep 22 2011 ∞
jul 3 2012 +