Ovverosia, tutte le cose meravigliose, incomprensibili o semplicemente comiche che dice il mio professore preferito evah. ♥
- *Declamando* Che cos'è l'ablativo assoluto? *Pausa, si guarda intorno.* No, non me lo ricordo.
- *Parlando delle mail* Una recente recitava pressappoco così: "Debbo assolutamente dare l'esame entro luglio; non saprei cosa fare se lei venisse a mancare." *Silenzio profondo mentre guarda la classe*
- A parziale testimonianza della mia sanità mentale, no, non ho mai contato le colonne del cortile del Filarete.
- Al primo punto mettete il sottotitolo "ossessione", al secondo "apparente democrazia".
- Allo spegnersi della luce del frigorifero dovete credere... no, anzi, dovete fidarvi.
- Avete mai visto sinuisali a braccetto con gli scarabocchi, mentre le verticali stanno a guardare?
- Bastano due occhi. O uno.
- Capita molto di frequente che i pacchetti di patatine fritte finiscano, e altrettanto spesso che finisca il ciclo vitale delle persone.
- Cappuccetto Rosso è stata divorata vicino o lontano da Paderno Dugnano?
- Cercherò di fare in modo che vi si rovini il carattere.
- Che Ivan abbia bretelle, o cintura, o poteri medianici che sostengono i pantaloni non è rilevante.
- Date una metrica umana alla metrica bestiale del dolore.
- Davvero, scommettete sulle formiche. Se doveste giocare in borsa, per me è un buon consiglio.
- Definizioni del filosofo:
- Cameriere della concettualità.
- Gambero ossessivo.
- Principessa sul pisello.
- Delirio dell'afferramento mandibolare.
- Dopo qualche rilettura un racconto lo si rilegge solo per il piacere beota di sapere già come va a finire.
- Dovreste sviluppare un certo amore per il morbo.
- Dubito di avere le mani.
- E l'effetto kitch è dovuto al fatto che avevo sonno.
- Ecco il nostro eroe, la formica.
- Ecco un'altra immagine di amadriade un po' più osé.
- Ecco, Circe è alla terza a sinistra, dopo la casa sul lago.
- Ed ecco un improbabile indiano con gli occhi azzurri.
- Fare filosofia è un modo curioso di fare la figura dell'idiota senza esserlo davvero.
- Fatevi immergere in un sogno bell'epoque.
- FLAP, FLAP. E il cavallo è alato!
- Forse sarebbe meglio guardare le lavatrici.
- Freud non avrebbe niente da ridire
- Grave e acuto: ...eppure nessuno si è mai punto con un La.
- Guarda il rospo! *gira la testa* Guarda il cavallo!
- Guarda la luna, questo display facile da osservare.
- Ha avuto una ricaduta da una poesia metasemantica a una solo semantica.
- Ho bisogno di un segno cabalistico da voi, quello che più vi piace.
- Ho perso la capacità di intendere e di volere.
- I rifugi non esistono, è una regola semplice.
- Il "voi siete qui" non serve a ricordarvi che siete proprio lì dove siete.
- Il destino non è nient'altro che il caso visto dall'altra parte.
- (Il microfono) Mi abbandona sempre nel momento dell'enfasi retorica.
- Il portatore del documento è spesso anche portatore della propria faccia.
- In quell'anno da Circe, Ulisse se la sarà fatta una partitina a canasta?
- In un paese lontano lontano... certo che cominciamo bene.
- Invitarmi a dubitarvi... no. Invitarvi a dubitarmi... no. Invitarvi a dubitarne. Ecco. È stato difficile.
- Io avrei avuto problemi a far incontrare il Rospo e la Principessa. In fondo non che frequentassero gli stessi locali.
- L'aspetto impudico dei fiori.
- L'ora di cappuccetto rosso non ha niente a che vedere con l'ora dei carciofi.
- La filosofia deve prendere il kitch come suo nume tutelare.
- La larva di libellula è un personaggio sgradevole da molti punti di vista.
- La letteratura sul cinema, al contrario del cinema, è mortalmente noiosa.
- La mia maledizione vi colpirà fino alla vostra settima generazione (se portate un libro portato ad un altro esame).
- Le storie sono come le parentesi: se uno le apre è buon usto che prima o poi le chiuda anche.
- Leggere è un'esperienza di sublimazione della pigrizia.
- Lo spettatore più agguerrito è quello che dà consigli.
- Lungi da me voler fare una fenomenologia del passeggiare.
- Mi sono rimaterializzato a Malpensa, in uno slancio di masochismo.
- Mi sveglio sempre due minuti prima della sveglia: la guardo e dico "Bene. Vinto io."
- Naturalmente dovevo diventare un galloffo, che mi piacesse o meno.
- Naturalmente Polifemo non è il nome dell'amico.
- Nessuno guarda una trota e pensa: "Ah! Che bel sorriso mi ha fatto!"
- Nessuno solidarizza con il lupo, che pure poteva essere padre di famiglia e aver lasciato dei lupetti orfani.
- Non cercate di dare ordini alla realtà: è l'ultimo residuo della vostra emotività prima di urlare: MI SONO PERSO!
- Non darti troppo da fare: pensa ad un triangolo rettangolo.
- Non fa paura perché c'è dentro qualcosa, ma c'è dentro qualcosa perché fa paura.
- Non si capisce come dei tronchi possano essere inquietanti, ma ce ne sono.
- Non siamo pastori dell'essere, che a dirla tutta è un'immagine un po' disturbante.
- Non sto facendo un'apologia della distrazione.
- Non è una...! Non so assolutamente cosa stavo dicendo. Ma so assolutamente che stavo dicendo qualcosa, ci arriverò.
- Ogni tanto faccio qualche analisi fisognomica della classe, ma non è poi detto che ci prenda.
- Pinocchio aveva la cistifellea?
- Possiamo vedere come vogliamo? NO. E vi prego di notare come sono aperto alla discussione.
- Prima della fine del corso sentirete parole che potrebbero offendere le orecchie delle persone educate.
- Provate a scrivere la storia di Biancaneve con un nano solo: sarebbe venuta una storiaccia.
- Qualche pensiero infantile, qualcheduno da codice penale.
- Quando fate filosofia, muovetevi al kitch: il kitch solleva la Purezza Appiccicosa.
- Quando il primo pesce ha avuto l'idea per cui tutti dovremmo essergli grati, quella di avere lo scheletro dentro invece che fuori.
- Quando un problema di geometria inizia con "Immaginate una retta..." è solo perché vuole essere più affettuoso.
- Questa melanzana ha un grosso naso. Ed è ammessa solo la versione con un grosso naso.
- San Pietro era fatto così: guariva gli storpi camminando.
- Sano come un capretto nella pancia di un lupo.
- Se avete delle soluzioni da offrire a Polifemo sono affari vostri.
- Se dovessi scommettere lo farei senz'altro sulle formiche.
- Se qualcuno avesse fatto questa osservazione a Dante lui probabilmente gli avrebbe tirato una sberla.
- Se siete sfortunati e la vostra casa è afflitta da una moltitudine di bambini...
- Si dorme solo in terza persona.
- Siamo filosofi dei cassetti. Io adoro i cassetti.
- Siete persi nella contemplazione del soffitto? Fidatevi, per una volta!
- Socrate... no, Sofocle! Socrate non c'entra niente. Se d'ora in poi dirò che l'autore dell'Edipo Re è Socrate sappiate che non è vero.
- Soffringere immaginativamente.
- Tersite è brutto, e questo è un grande errore, se vuoi fare l'eroe omerico.
- Ti sei dimenticato di azionare il meccanismo delle palpebre?
- Tutte le volte che vi raccontano un "C'era una volta" stanno per cantarvi la canzone dell'essenza.
- Una serie di credenze sulla moussaka e sul souvlaki sono necessarie all'Iliade? La moussaka sicuramente no, non c'erano le melanzane.
- Va bene. Ci piacciono le scimmie, ci piacciono i bambini, evviva!
- Vorrei mantenere il mio diritto di essere impiegato statale.