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  • Janie e io siamo andati di sopra e abbiamo fatto la doccia insieme. Poi ci siamo seduti in soggiorno a parlare. Stavo sulla sedia a dondolo davanti a lei e lei era seduta sul sofà come un indiano con addosso un asciugamano soltanto. Continuavo a fissare l'asciugamano e a un certo punto la cosa ha cominciato a darmi sui nervi, così mi sono alzato e gliel'ho strappato di dosso e me ne sono tornato sulla sedia a dondolo.
  • In qualche modo Dennison mi ricordava un cowboy. Ma non il cowboy che si vede nei film su un destriero bianco e con uno Stetson color grigio perla e una doppia fondina riccamente decorata. Will è il tipo di cowboy che indossa un gilè semplice e un cappello più modesto, sempre seduto al tavolo del saloon, e che si dilegua pian piano con i soldi appena il buono e il cattivo aprono il fuoco.
  • Le persone nei bar dicono sempre di essere dei pugili nella speranza di rintuzzare eventuali attacchi, come fa un serpente pilota nero quando agita la coda tra le foglie per imitare un serpente a sonagli.
  • Avevo la sensazione, che conoscevo fin da quando avevo cominciato a lavorare come barista, di essere l'unica persona sana di mente all'interno di un manicomio. Non è una cosa che ti fa sentire superiore; semmai ti fa sentire depresso e impaurito perché non puoi entrare in relazione con nessuno.
  • E ho pensato che un giorno in America tutti scatteranno in piedi e diranno: «Ne ho pieni i coglioni!».
  • Era un vecchio film italiano del 1915 con Eleonora Duse. Io e Phillip la trovavamo superba. C'era qualcosa di virile nel suo atteggiamento verso la tragedia, come a voler sfidare Dio a svuotarla dal sangue guasto di cui Lui stesso l'aveva riempita.
nov 7 2011 ∞
nov 13 2011 +