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  • Le tangenziali sono soluzione che permettono a certuni di sfrecciare molto rapidamente da un punto A a un punto B, mentre certi altri sfrecciano molto rapidamente dal punto B al punto A. La gente che abita nel punto C, a metà strada fra A e B, spesso si chiede cosa ci sia di così importante nel punto A da indurre tanta gente a correrci spostandosi da B, e cosa ci sia di così importante nel punto B da indurre tanta gente a correrci spostandosi da A. Così, la gente del punto C finisce per augurarsi che tutti quei corridori si decidano una buona volta a scegliere una dannata dimora definitiva.
  • Ho fatto qualcosa di male oggi o il mondo è sempre stato così e io ero troppo rinchiuso in me stesso per accorgermene? (29)
  • Oggi dev'essere giovedì - si disse Arthur chinandosi sopra la sua birra. - Non sono mai riuscito a capirli, i giovedì. (29)
  • ciacciare = conoscere, renderse conto di, incontrare, avere * * rapporti sessuali con
  • ganzo = tipo proprio in gamba
  • frisco = tipo straordinariamente in gamba
  • hooloovoo = sfumatura superintelligente dell'azzurro
    • Che uomo affascinante!- disse. -Vorrei avere una figlia per poterle proibire di sposare un vogon...-
    • Non ti capiterebbe mai di doverlo fare- osservò Ford. -Il sex appeal di un vogon è uguale a quello di un incidente stradale- (63)
  • Scusate se respiro troppo forte, in realtà io non respiro, come avrete notato, per cui non capisco perchè ho detto scusate se...Dio, come sono depresso! Ecco qui un'altra di quelle porte cosi soddisfatte di sè! Ah, la vita! Non parlatemi della vita! (marvin, 98)
  • Una delle difficoltà maggiori che aveva Trillian nel suo rapporto con Zaphod era riuscire a distinguere tra quando Zaphod fingeva di essere stupido solo per cogliere di sorpresa le persone, quando fingeva di essere stupido perchè non volevo rompersi le scatole a pensare e voleva che qualcun altro lo facesse per lui, e quando fingeva di essere ignominiosamente stupido per non far capire che effettivamente non capiva cosa stava succedendo, ovvero per non far capire che in quel momento era davvero stupido. (102)
  • Cruioso- osservò il robot, funereo -che proprio quando si pensa che la vita non possa andare peggio, d'un tratto vada peggio- (marvin, 107)
    • Il pianeta precedente era tutto pieno di pesci. I pesci ti arrivavano alle ginocchia
    • Pesci?
    • Gente veramente strana (183)
  • Penso sempre che le possibilità di scoprire cosa sta veramente succedendo siano così assurdamente remote che l'unica cosa da fare sia dire "chi se ne frega" e pensare semplicemente a tenersi occupati. (189)
  • La vita -disse Marvin melanconicamente - che tu la detesti o che la sopporti facendo finta di niente, non ti potrà mai piacere (230)
  • Il pesce Babele è piccolo, giallo, simile a una sanguisuga, ed è probabilmente la cosa più strana dell’Universo. Si nutre dell’energia delle onde cerebrali, ma non delle onde cerebrali della persona nella quale si trova, ma di quelle delle persone che le si trovano intorno. Assorbe tutte le frequenze mentali inconsce di tale energia, e si alimenta così. Quindi il pesce Babele, defecando nella mente della persona che lo ospita, espelle una matrice telepatica formata dalla combinazione delle frequenze del pensiero conscio e dei segnali nervosi raccolti dai centri del linguaggio del cervello che le ha fornite. Il risultato pratico di tutto questo è che se vi ficcate un pesce Babele in un orecchio, immediatamente capirete qualsiasi cosa vi si dica in qualsivoglia lingua. La struttura del linguaggio che ascoltate viene decifrata attraverso la matrice dell’onda cerebrale che è stata immessa nella vostra mente dal pesce Babele. Ora, è così bizzarramente improbabile che una cosa straordinariamente utile come il pesce Babele si sia evoluta per puro caso, che alcuni pensatori sono arrivati a vedere in ciò la prova finale e lampante della non esistenza di Dio. Le loro argomentazioni seguono pressappoco questo schema: – Mi rifiuto di dimostrare che esisto – dice Dio – perché la dimostrazione è una negazione della fede, e senza la fede io non sono niente. – Ma – dice l’Uomo – il pesce Babele è una chiara dimostrazione involontaria della Tua esistenza, no? Non avrebbe mai potuto evolversi per puro caso. Esso dimostra che Tu esisti, e dunque, grazie a questa dimostrazione, Tu, per via di quanto Tu stesso asserisci a proposito delle dimostrazioni, non esisti. Q.E.D., (Quod Erat Demonstrandum). – Povero me! – dice Dio. – Non ci avevo pensato! – e sparisce immediatamente in una nuvoletta di logica. Nel frattempo, il povero pesce Babele, avendo eliminato le barriere che impedivano alle varie razze e civiltà di comunicare tra loro, ha provocato più guerre sanguinose di qualsiasi altra cosa nella storia della creazione.
jul 6 2011 ∞
aug 10 2011 +